Parrocchia Cristo Re - Diocesi Rossano Cariati


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San Rocco 2008

Festività > 2008

LA SUGGESTIVA REGATA SUL MARE IN ONORE DI SAN ROCCO
Le manifestazioni civili e religiose coinvolgono ogni anno migliaia di pellegrini e turisti
CARIATI - Tra le feste popolari che si celebrano in Calabria nei mesi estivi una delle più diffuse e rinomate in tutta la regione è quella di San Rocco. La devozione della gente di Calabria al Santo di Montpellier, vissuto nel 1350 e morto giovanissimo nel 1379, risale al XVI secolo; una devozione che coinvolge non solo i fedeli e i pellegrini, ma anche le migliaia di turisti che, ogni anno, scelgono la nostra regione per trascorrere le loro vacanze, favorite da una natura ancora, per molti versi, incontaminata e, soprattutto, da uno splendido mare dalle acque cristalline. Il successo della festa popolare è dovuto anche al fatto che cade in un periodo in cui molti emigrati rientrano per le ferie nel paese d'origine e questo momento costituisce un'occasione forte di aggregazione e di rinnovamento della fede verso il santo francese, da sempre considerato guaritore delle malattie. In vari paesi della Calabria, hanno luogo festeggiamenti solenni con le peculiarità e i riti propri del luogo; la maggior parte si svolgono nel giorno onomastico, il 16 agosto, con alcune variazioni. A Bocchigliero, caratteristico centro montano della Sila Greca cosentina, ad esempio, la festa, alla quale viene abbinata anche una fiera che inizia il 18, si celebrata il 21 agosto per una motivazione storica: il Santuario dedicato a San Rocco venne costruito in seguito alla peste che colpì la popolazione nel 1723; per intercessione del Taumaturgo, il paese in quell'anno venne liberato dalla malattia e, proprio dal 21 agosto, non si registrarono più decessi a causa del morbo. Ma sono tanti i centri, appartenenti alle cinque province calabresi, in cui è diffuso il Suo culto: Caccuri, Canna, Girifalco, Aprigliano, Stalettì, Palmi, Gioiosa Ionica, Scilla, tanto per citarne alcuni. In due cittadine sulla costa ionica cosentina, invece, Trebisacce e Cariati, la festa prevede la processione a mare. Il 16 pomeriggio, la statua viene imbarcata su una "paranza", grosso peschereccio della marineria locale, per la benedizione delle acque e della città, nel corso di una suggestiva regata alla quale prendono parte tutte le altre imbarcazioni.
Quest'anno a Cariati è toccato alla famiglia Frontera (si fa a turno tra pescatori) predisporre, con festoni e bandierine, l'imbarcazione su cui è stata issata la venerata statua, posta nel punto più alto della "paranza", su cui sono saliti anche il sacerdote e la banda musicale; al seguito la flottiglia locale al completo composta da motopescherecci stracolmi di fedeli e dai "gozzi", le tipiche barche cariatesi con le caratteristiche lampare. La processione a mare è sempre suggestiva, anche perché avviene sullo sfondo di un tramonto spettacolare, tipico del nostro Ionio, e viene intervallata dai fuochi pirotecnici predisposti, lungo il percorso, nei vari rioni. La festa, istituita per la prima volta a Cariati nel 1981 in seguito alla forte devozione che portava gli abitanti a recarsi ogni anno nella vicina Trebisacce, era stata preceduta dal novenario, in cui il parroco di Cristo Re, don Mosè Cariati, ha invitato i fedeli a riflettere intorno alla figura di San Rocco e alla sua fama di santità, dovuta al suo peregrinare per l'Italia curando gli appestati, dopo aver donato tutti i beni ai poveri. I festeggiamenti religiosi e civili quest'anno sono stati particolarmente solenni, per volontà del Parroco e del Consiglio Pastorale, perché, dopo circa otto anni, si sono svolti nuovamente nel complesso parrocchiale Cristo Re, ristrutturato e reso agibile, insieme alla chiesa, con i fondi CEI. Ampio apprezzamento hanno riscosso anche le due sagre, allestite dai volontari; la prima, si è svolta sul lungomare durante l'imbarco, la seconda a Cristo Re, nel giorno successivo, contemporaneamente all'esibizione del gruppo di musica leggera "Il Giardino dei Semplici". Nel corso delle sagre, i turisti hanno avuto modo di gustare le squisite pietanze della gastronomia cariatese.
MARIA SCORPINITI

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