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Gruppi e Associazioni > Associazione Capodanno in Paradiso
Evento di solidarietà presso la parrocchia “Cristo Re”
A CARIATI LA GIORNATA MONDIALE
DELLE VITTIME DELLA STRADA
Forte il richiamo alla prevenzione e al senso di responsabilità
diMaria Scorpiniti
Un’iniziativa coraggiosa, impegnativa e utile. Così, don Antonio De Simone, Vicario Episcopale di Rossano-Cariati, ha definito la manifestazione di solidarietà promossa dall’associazione “Capodanno in Paradiso” nell’ambito della Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime della Strada, indetta dall’ONU. Nell’intento degli organizzatori, la giornata, celebrata lo scorso 1novembre nella parrocchia Cristo Re di Cariati, è servita, infatti, a conferire una giusta rilevanza alla gravità delle stragi stradali, affinché non siano sottovalutate. L’avvio è stato dato in mattinata, nei locali dell’oratorio parrocchiale, deve è stata allestita un’apprezzata mostra di lavori realizzati con profonda sensibilità dagli alunni e dai giovani delle scuole cittadine; nello stesso salone, sono stati proiettati una serie di filmati, rivolti al mondo degli adolescenti, sul tema della difesa della vita. Subito dopo, è iniziata la messa in suffragio delle giovani vittime dei tanti incidenti stradali avvenuti sulle strade del territorio cittadino; durante la celebrazione eucaristica, officiata dal Vicario episcopale e dal parroco don Mosè Cariati, i familiari, in processione offertoriale, hanno posto ai piedi dell’altare delle lampade accese in ricordo dei loro cari. Dal canto suo, Mons. De Simone, nell’omelia, ha invitato i presenti a riflettere sulla continuità della vita oltre la morte “per attraversare la soglia del dramma e vedere, al di là delle responsabilità istituzionali, anche quelle personali”. Le istituzioni, a suo dire, hanno il dovere di garantire una viabilità sicura, ma ciascuno, individualmente, deve fare la sua parte e mettersi alla guida dei mezzi avendo chiari i concetti di legalità, prevenzione e amore verso il prossimo: “Buttiamo via una volta per tutte la parola destino che usiamo spesso per nascondere le nostre responsabilità”, ha detto, infine, il Vicario. Nel corso della celebrazione, il portavoce di “Capodanno in Paradiso”, Antonio Trento, ha presentato i numeri relativi a quella che, per le cifre, può essere definita una vera e propria strage, anzi, un “un crimine orrendo”, “un attentato alla vita”, da contrastare, fin dalla tenera età, con l’educazione al rispetto delle regole.Lo stesso Trento ha espresso, al termine della giornata, la sua soddisfazione per la partecipazione di tanti giovani, grazie all’opera di sensibilizzazione messa in atto dai dirigenti scolastici e dai docenti; il parroco di Cristo Re, Don Mosè Cariati, il coro parrocchiale e il gruppo giovani di Azione Cattolica; l'Amministrazione Comunale rappresentata dall'assessore ai Servizi Sociali Filippo Ascione. Trento ha inoltre messo in rilievo l’esperienza, personale e familiare, legata alla scomparsa del figlio Giuseppe, a causa di un incidente avvenuto sulla Statale 106: “Non possiamo tacere – ha detto – in merito all'incomprensibile lentezza con la quale proseguono le indagini che riguardano l'incidente in cui nostro figlio ha perso la vita: a distanza di quasi 6 anni ancora non sappiamo cosa è effettivamente successo quella notte!”. Da qui un accorato appello: “Migliaia di giovani ed anziani, nel recarsi, ogni giorno, a scuola o al locale ospedale, attraversano pericolosi tratti stradali sulla SS106, rasentando il traffico sostenuto e rischiando ogni giorno l'incidente… speriamo non occorra l’ennesima vittima per mettere in sicurezza la pericolosa arteria”.
In serata, analogamente a quanto è stato fatto in molte città italiane e del mondo, è stata illuminata a giorno la cupola della maestosa cattedrale di Cariati; una sorta di metafora della luce per esprimere, ha spiegato la presidente dell’associazione “Capodanno in Paradiso”, Gemma Russo, il bisogno di accendere i riflettori sulla strage stradale, risvegliando le coscienze di chi si mette alla guida e di chi ha ruoli di responsabilità istituzionale.
(Brano letto a conclusione della Giornata Mondiale delle Vittime della Strada
Cariati-Chiesa Cristo Re-15-11-09)
SULLA MORTE
di Dietrich Bonhoeffer
Non c'è nulla che possa sostituire l'assenza di una persona a noi cara. Non c'è alcun tentativo da fare,
bisogna semplicemente tenere duro e sopportare. Ciò può sembrare a prima vista molto difficile,
ma è al tempo stesso una grande consolazione,
perché finché il vuoto resta aperto si rimane legati l'un l'altro per suo mezzo. E' falso dire che Dio riempie il vuoto;
Egli non lo riempie affatto, ma lo tiene espressamente aperto,
aiutandoci in tal modo a conservare la nostra antica reciproca comunione,
sia pure nel dolore. Ma la gratitudine trasforma il tormento del ricordo in una gioia silenziosa. I bei tempi passati si portano in sé non come una spina,
ma come un dono prezioso. Bisogna evitare di avvoltolarsi nei ricordi, di consegnarci ad essi;
così come non si resta a contemplare di continuo un dono prezioso,
ma lo si osserva in momenti particolari
e per il resto lo si conserva come un tesoro nascosto di cui si ha la certezza. Allora sì che dal passato emanano una gioia e una forza durevoli.
COMUNICATO STAMPA
GIORNATA MONDIALE IN RICORDO DELLE VITTIME DELLA STRADA
Domenica 15 Novembre 2009
Ogni anno in Italia scompare un paese di 7000 abitanti! 300.000 sono i feriti, ed oltre 20.000 i disabili gravi prodotti da questa guerra non dichiarata che si consuma sulle nostre strade. Il parlamento Europeo ha chiesto all’Italia di ridurre del 40% in dieci anni questi numeri, ma lo stato italiano ha risposto con un sempre calante presidio del territorio e con un grave ritardo nell’adeguamento degli organici delle forze dell’ordine e nelle dotazioni tecnologiche. Dopo ogni incidente grave, inizia un doloroso ed estenuante iter legale che dovrebbe portare alla individuazione delle responsabilità, alla punizione dei responsabili con pene commisurate alla gravità dei loro reati, e ad assicurare alle vittime o ai loro familiari un risarcimento equo.
In Italia invece continuiamo ad assistere – contrariamente al resto d’Europa- ad una giustizia lenta ed approssimativa, che calpesta continuamente la dignità dell’uomo e quei valori che la nostra costituzione dovrebbe tutelare
Nell’intento di accrescere la coscienza sociale sul tragico fenomeno delle morti sulle strade dell’intero pianeta, ed in particolare nella nostra Calabria, in occasione della GIORNATA MONDIALE DEL RICORDO DELLE VITTIME DELLA STRADA, abbiamo organizzato una serie di iniziative collegate.
Quest’anno Il programma prevede:
Ore 10 – nel Salone della Chiesa Cristo Re in Cariati Marina - mostra a tema realizzata con i lavori degli alunni delle scuole e di parenti e/o conoscenti delle Vittime della Strada; 10 proiezione contemporanea – in un’area dedicata - di alcuni video sul tema della sicurezza stradale;
A seguire ( ore 11.30 ) la celebrazione di una S Messa solenne officiata da Mons. Antonio De Simone, Vicario Episcopale, durante la quale i familiari di vittime della strada del territorio offriranno ognuno una lampada in ricordo dei loro cari.
Al tramonto, analogamente a quanto si farà in molte città d’Italia e del mondo, la cupola della Cattedrale di Cariati sarà illuminata come segno di attenzione che contribuisca a tenere “accesa” la coscienza di tutti sulla strage stradale.
Dichiarazione del portavoce Prof. Antonio Trento
Siamo molto soddisfatti dell'esito della manifestazione e cogliamo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno inteso partecipare dai cittadini, ai rappresentanti delle associazioni, ecc. ma in particolare:
i dirigenti scolastici ed i docenti per la sensibilità e la competenza con la quale hanno condotto la riflessione valoriale e creativa dei loro studenti e che ha suscitato nuova attenzione al problema della tutela della vita sulle strade;Parroco di Cristo Re, Don Mosè Cariati , che ha ospitato tutta la manifestazione, con entusiamo e grande disponibilità , concelebrando e mettendo affettuosamente a disposizione locali ed attrezzature;coro parrocchiale che ha sottolineato con intensità tutti i momenti della celebrazionegruppo giovani di Azione Cattolica che ha dato un valido e vivace contributo comunale rappresentata dall'Assessore Filippo Ascione, sempre sensibile alle tematiche della sicurezza stradale.
Non possiamo però tacere su tanti aspetti che riteniamo ancora fortemente problematici a cominciare dall'incomprensibile lentezza con la quale proseguono le indagini che riguardano l'incidente nel quale nostro figlio ha perso la vita. A distanza di quasi 6 anni ancora non sappiamo cosa è effettivamente successo quella notte!
Continuando con l'assoluta ingiustificabile flemma che a distanza di circa 3 anni dalla consegna dell'ANAS alla ditta appaltatrice, vede ancora incompiuti i due importantissimi marciapiedi sui torrenti Todano e Tufarello sulla SS106, progettati addirittura dalla precedente Amm.ne comunale e sui lavori preparatori dei quali è ormai cresciuta la boscaglia.
Migliaia di giovani ed anziani che si recano alle scuole ed al locale ospedale, attraversano annualmente quei 2 pericolosi tratti stradali, rasentando il traffico sostenuto e rischiando ogni giorno l'incidente.
Abbiamo più volte segnalato la gravità della situazione ma non vorremmo assistere all'ennesima vittima per poterne vedere il completamento!
Ci piacerebbe inoltre sapere cosa sta facendo o intende fare l'amm.ne comunale con i 35.000 euro a disposizione per informazione, sensibilizzazione, educazione alla sicurezza stradale, messa in sicurezza dei tragitti casa-lavoro, centro di monitoraggio, ufficio dedicato alla sicurezza stradale, piani del traffico, considerato che la consulta per Sicurezza stradale non è più stata riunita da circa un anno e non vediamo nulla di concreto in tal senso, pur avendo presentato, insieme ad altre associazioni un programma articolato di interventi.
Ci sembra inoltre doveroso far osservare che se alcuni marciapiedi sono stati realizzati con gli stessi fondi del progetto per la sicurezza stradale, non si può tuttavia trascurare l'ordinaria manutenzione dell'esistente.
E ci riferiamo specificatamente all'unico marciapiede che conduce al locale IPSIA che, nonostante le ripetute segnalazioni della Dirigenza ,è diventato ormai completamente impraticabile!
Sappiamo che il lavoro che ci attende come Associazione è lungo e difficile e mille sono i motivi di delusione a partire da sentenze come quella recente del tribunale di Rossano che ha condannato a soli 14 anni un uomo che, ubriaco alla guida di un SUV, ha ucciso quattro persone indifese: la vita di un uomo per 3 anni e qualche mese ( se mai li farà) in una comoda cella con TV a colori e aria condizionata! Questo paese ha smarrito il senso vero della vita e dei valori che un paese civile deve essere in grado di tutelare. Siamo orientati a diventare i primi in Europa nelle classifiche del peggio, quando invertiremo la rotta?
Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada
-Resoconto-
Organizzata dall'Associazione di volontariato Capodanno in Paradiso Si è svolta – in contemporanea con la giornata mondiale indetta dall'onu e con una grande e commossa partecipazione, la manifestazione in ricordo delle vittime della strada.
Molto apprezzati i numerosi lavori realizzati con originalità e competenza dai giovani di tutte le scuole della città che sono stati esposti in una mostra allestita nel grande salone della chiesa Cristo Re. Nella stessa sono stati proiettati una serie di video – sotto forma di brevi e coinvolgenti racconti di vita - rivolti in modo particolare al mondo degli adolescenti sul tema della sicurezza e della difesa della vita alla guida del motorino.
Intensa e profondamente vissuta la celebrazione eucaristica officiata dal Vicario Episcopale Mons. Antonio De Simone il quale, nella sua profonda omelia ,ha invitato a riflettere sulla continuità della vita oltre la morte, ma anche ad assumersi ognuno le proprie responsabilità per quanto attiene la sicurezza delle strade e la prudenza alla guida.
Commovente la processione offertoriale durante la quale i familiari delle vittime hanno deposto ai piedi dell'altare ognuno una candela , fino a formare una grande stella luminosa simbolo di vita oltre la vita. In serata, analogamente a quanto è stato fatto in molte città italiane e del mondo, è stata illuminata la cupola della Cattedrale di Cariati che ha invitato tutti a tenere metaforicamente accesa e viva l'attenzione sulla strage stradale.
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