Parrocchia Cristo Re - Diocesi Rossano Cariati


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comunicato dell'arcivescovo sul crocifisso 2009

L'arcivescovo > Maricianò 2009-2014 > 2009

Ancora una volta il Crocifisso sta in mezzo alle polemiche e ai rifiuti.
È una storia che si ripresenta, così come si presentò la prima volta, quando si pensò di eliminare la storia di Gesù di Nazaret crocifiggendolo. Ed ora, a distanza di duemila anni, è proprio il Crocifisso che va eliminato.
Cosa si elimina, mi chiedo, togliendolo dalle aule e dai luoghi pubblici? Si elimina un simbolo religioso, certamente. E si elimina un simbolo culturale, anche questo è innegabile. Ma forse si elimina qualcosa in più.
Ecce homo! Quante volte abbiamo pregato così dinanzi al Crocifisso. Sì, perché Egli non rivela solo il Mistero di Dio ma anche il Mistero dell’uomo. Soprattutto dell’uomo che soffre; di ogni uomo che è crocifisso come Lui e che, nel suo dolore, forse senza saperlo, cerca un silenzioso compagno.
Eliminare il Crocifisso non significa eliminare solo Dio: significa eliminare l’uomo; eliminare la domanda sul dolore, l’interrogativo sul senso della vita. Significa aprire la porta alla tentazione - non così lontana - di eliminare i tanti esseri umani crocifissi che creano scandalo e sono sempre più scomodi per la nostra società.
Significa dire che l’amore non basta.
Alzeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto, dice il profeta. Il cristianesimo ha ispirato le nostre radici culturali, il pensiero, l’arte. Eliminando il Crocifisso potremo cancellare tutto questo… Ma, forse ancor più, potremo perdere definitivamente la capacità di “guardare in alto”.

  X Santo Marcianò




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