Parrocchia Cristo Re - Diocesi Rossano Cariati

CARIATI: SUGGESTIVA PROCESSIONE A MARE CON SAN ROCCO

di Maria Scorpiniti

Cariati 20.8.12 – È senza dubbio l’appuntamento dell’estate che, più di ogni altro, ha fatto registrare una forte partecipazione popolare. Il 16 e il 17 agosto i cariatesi hanno rinnovato la loro devozione a San Rocco, radicata e condivisa nel segno della fede e dell’amicizia con tantissimi concittadini emigrati, rientrati per le ferie, e migliaia di villeggianti che hanno scelto la cittadina Bandiera Blu per trascorrere le loro vacanze. Una festa organizzata nei minimi particolari dalla parrocchia Cristo Re, dove il pellegrino di Montpellier, protettore dei malati infettivi, invalidi e prigionieri è venerato dal 1981, anno in cui venne istituita per volontà dell’allora parroco don Rocco Scorpiniti e di un gruppo di fedeli, in seguito alla forte devozione che portava gli abitanti, ogni 16 agosto, a recarsi in pellegrinaggio nella vicina Trebisacce. La preparazione religiosa in parrocchia è iniziata l’8 agosto con la novena, nell’ambito della quale i fedeli sono stati portati a riflettere non solo sulla vita del Santo francese vissuto nel 14esimo secolo, ma anche sulle figure di altri santi cari al popolo cariatese, tra cui Santa Caterina da Siena, Santa Rita da Cascia, San Paolo. Nel giorno della festa, dopo la messa solenne del pomeriggio officiata dal parroco don Mosè Cariati e da don Giuseppe Cersosimo, ha avuto inizio la processione accompagnata dalla banda musicale “Città di Cariati” del maestro Antonio Cirigliano e dall’associazione carabinieri “Alfio Ragazzi”, che ha percorso la zona campo sportivo, via Matteotti e ha raggiunto, dal lungomare, l’area portuale. Da qui, al tramonto, l’imbarco di San Rocco sull’imponente “Maria Margherita” addobbata a festa e stracolma di gente per dare inizio alla suggestiva processione a mare. L’imbarcazione di Leonardo Zolli e figli, di 27 metri di lunghezza e una stazza di 46 tonnellate, è la più grande della marineria non solo cariatese, ma di tutta la fascia jonica e dà lavoro a tredici famiglie di pescatori. Il singolare equipaggio, scortato dalla motovedetta della Guardia Costiera guidata dal maresciallo Antonio Paparo e da quella della locale Lega Navale, con a seguito numerose imbarcazioni della flottiglia cariatese, ha percorso il tratto costiero da San Leo a Fiumenicà, ricevendo, a metà tragitto, l’omaggio di scenografici fuochi pirotecnici curati da Natale Pantuso. A rendere ancora più suggestiva la traversata, lo sfondo incomparabile di un tramonto mozzafiato e la cornice di un mare calmissimo dalle acque cristalline che, con i riflessi degli ultimi raggi del sole prima e dei fuochi d’artificio dopo, ha offerto uno spettacolo davvero incantevole, ammirato e applaudito anche da tantissime persone dai vari moli del lungomare “Cristoforo Colombo”. Al rientro della sacra effigie, nel piazzale di Cristo Re hanno avuto luogo i festeggiamenti civili con la sagra che ha riscosso successo e apprezzamento soprattutto da parte dei turisti che hanno potuto gustare i prodotti della gastronomia cariatese preparati dai collaboratori e dagli aderenti ai gruppi e alle associazioni presenti nell’esperienza parrocchiale. Nel contesto della prima serata, anche l’esibizione del complesso musicale “Tarda Notte Band” e l’originale e divertente spettacolo di intrattenimento per bambini offerto dall’associazione no profit “Le Fucine Vulcaniche”, con i trampolieri e i giocolieri coordinati dal giovane Pino Fazio, originario del luogo. Il giorno successivo, l’atteso concerto de “I Camaleonti”, il gruppo storico della canzone italiana degli anni settanta che, con un ricco repertorio di successi tra cui “Applausi”, “L'ora dell'amore” e “Eternità”, ha ripercorso le tappe più significative del percorso musicale compiuto per la gioia dei nostalgici, soprattutto gli “over 50”, che sono rimasti letteralmente incantati sotto il palco per due ore. “La parrocchia anche quest’anno si è impegnata a vivere con fede questo evento – ha dichiarato don Mosè Cariati, a conclusione dei festeggiamenti – ma la cosa più bella di questa festa è lo stare insieme nella convivialità e nell’accoglienza verso i tanti fratelli venuti da fuori per trascorrere con noi un periodo di meritato riposo. Ringrazio – ha aggiunto ancora il parroco – tutti i collaboratori che stanno lavorando da mesi e non si sono risparmiati in nulla, rinunciando anche ad andare al mare o a stare in famiglia per allestire la sagra, il mercatino, la riffa e tutto quello che è servito per il buon risultato della festa. Infine ringrazio il Consiglio Pastorale, il comitato feste presieduto dal professor Giovanni Cufari, i gruppi e movimenti, i giovani dell’Azione Cattolica presieduta da Peppino Grillo, Dino Santoro per la predisposizione dei tavoli e delle sedie, il fabbro Gianfranco Arcudi, ma anche tutti coloro, e sono tanti, che con il loro fattivo contribuito hanno fatto sì che anche quest’anno riuscissero entrambe le giornate”.