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CARIATI: FESTA DEL PATRONO SAN LEONARDO CON L’EPARCA DI LUNGRO

Eventi > 2013

CARIATI: FESTA DEL PATRONO SAN LEONARDO CON L’EPARCA DI LUNGRO

di Maria Scorpiniti

Sarà monsignor Donato Oliverio, eparca della diocesi di Lungro, a presiedere nella Cattedrale di Cariati, alle ore 9.30, la divina liturgia in onore di San Leonardo. È la prima volta che a Cariati si assiste ad un avvenimento del genere. La messa del Patrono di mercoledì 6 novembre prossimo sarà, dunque, un po’ diversa da quella di rito romano a cui siamo abituati: la divina liturgia,risalente ai tempi di San Giovanni Crisostomo e San Basilio, si presenta maestosa e ricca di segni. L’antichissimo rito greco-bizantino della chiesa d’Oriente, custodito intatto dalle comunità cui appartengono gli arbëreshëdiscendenti da quei profughi albanesi che si stabilirono in Calabria e in Sicilia nei secoli XV e XVI, viene praticato ancora oggi nell’Eparchia, istituita nel 1919 in seguito alla necessità manifestata dai fedeli italo-albanesi di avere una chiesa propria, all’interno della chiesa cattolica, e un loro vescovo.Secondo don Angelo Pisani, arciprete della cattedrale “San Michele Arcangelo”, si tratta di un evento che conferisce ancora più solennità alla festa di un santo verso il quale i cariatesi nutrono un legame antico e profondo, che rimanda al senso di appartenenza del popolo. La festività rappresenta da sempre anche un importante momento d’incontro tra le Istituzioni e la Chiesa, una sintesi tra laicità dello Stato e identità cattolica; secondo tradizione, infatti, il primo cittadino Filippo Sero consegnerà le chiavi della città al Santo che, nella devozione popolare, è stato sindaco di Cariati. Inoltre, la figura dell’eremita di Noblat, vissuto nel VI secoloin Francia, è più che mai attuale perché nella sua vita svolse un’importante opera di mediazione sociale e di promozione umana; aseguito della guarigione miracolosa della moglie di Clodoveo, poi, il sovrano gli regalò una parte del suo bosco che egli utilizzò per l’accoglienza degli ex carcerati, messi, così, nelle condizioni di vivere da uomini liberi. Subito dopo la messa, inizierà la processione con la statua per le vie del borgo e verso la marina, accompagnata dalla banda musicale “Città di Cariati” del maestro Antonio Cirigliano. In serata, in piazza Plebiscito, spettacolo di musica popolare con Sina Scigliano e “Gli amici della tarantella” e, a seguire, i balli romeni e colombiani dell’associazione Itacoro e l’esibizione degli allievi della “Lory Dance”. Chiuderà la serata la musica e la simpatia di Mimmo Palermo e Giancarlo Pagano. A mezzanotte i tradizionali fuochi pirotecnici a cura di Natale Pantuso.


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