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Gruppi e Associazioni > Insieme per la Voce
UNA NUOVA ASSOCIAZIONE PER DARE VOCE AI CITTADINI ROMENI
di Maria Scorpiniti
È nata da poco più di un mese a Cariati l’associazione di volontariato “Insieme per la Voce“, composta da cittadini stranieri, ma ha già una storia e tante iniziative in cantiere. A costituirla sono stati gli stessi immigrati in memoria dei connazionali che hanno perso la vita a Rossano, il 24 novembre scorso, in seguito ad un incidente ferroviario. Il primo maggio, gli associati si sono recati con la Cgil territoriale sul luogo della tragedia per rendere omaggio con una corona di fiori e tanti lumini ai sei giovani lavoratori, braccianti agricoli di origini romene, investiti tragicamente da un treno. Il nuovo sodalizio è aperto a tutti gli stranieri, senza distinzione di nazionalità o credo religioso, accumunati dal medesimo obiettivo: vedere riconosciuti i propri diritti sui luoghi di lavoro. “Vogliamo far sentire forte la nostra voce – ha dichiarato la presidente Elena Faina, in Italia da 24 anni e a Cariati da 18, sposata con un cariatese – affinché tragedie come quella di Rossano non si ripetano più e offrire, con un nostro sindacato collegato alla Cgil, un utile supporto per la tutela dei diritti umani; inoltre è nostra intenzione aprire uno sportello informativo per immigrati e lavoreremo nella direzione della promozione dell’integrazione e dell’amicizia tra culture diverse”. C’è nell’idea, infatti, uno scambio culturale con la Romania e varie manifestazioni per far conoscere le tradizioni della loro terra. Insieme con Elena, fanno parte del direttivo Olga Kissaleva, medico, che è vicepresidente, Ramona Oana Rusu, segretaria e Cezar Padurice, tesoriere. I rappresentanti di “Insieme per la Voce” fanno sapere anche di aver preso contatti con il crotonese Pino De Lucia, attivo da 25 anni nella città di Pitagora dove si occupa quotidianamente di accoglienza, solidarietà ed integrazione, al fine di una collaborazione con la sua cooperativa sociale Agorà Kroton. Ma non solo. Giorni fa, a Rossano, hanno partecipato al progetto “La mamma ti vuole bene!/Te iubeste mama!” promosso dall’organizzazione di volontariato Insieme e sostenuto dall’associazione donne romene d’Italia e dall’ufficio Migrantes della diocesi di Rossano–Cariati, nel cui ambito è stato proiettato il cortometraggio “Piccola mia” sullo scottante tema degli orfani bianchi, i bambini senza famiglia che finiscono per strada, negli orfanotrofi o spariscono nel nulla diventando preda di pedofili. “Ringraziamo il sindaco Filippo Sero – ha tenuto a precisare infine la presidente della nuova associazione – per averci messo a disposizione i locali del centro sociale: so che lo ha fatto di vero cuore”. Elena, che dice di avere dalla sua ‘la scuola della vita’, in questo progetto associativo ci crede molto ed intende fare qualcosa di concreto per chi non ha nessun diritto e, a volte, lavora in nero, senza assistenza medica, ma che con il suo mestiere contribuisce all’economia del Paese ospitante. I membri dell’associazione chiedonointerventi mirati, volti a scoraggiare l’illegalità in cui si alimenta la parte negativa del fenomeno immigrazione, rafforzandone quelli positivi. A Cariati la comunità romena è la più numerosa, i residenti registrati sono circa 500. Per loro la chiesa locale si è attivata organizzando alcuni servizi, tra cui la mensa e il Centro d’Ascolto della Caritas. La parrocchia Cristo Re, negli ultimi tempi, sta curando anche la dimensione religiosa con momenti di dialogo ecumenico e celebrazioni presiedute da padre Ioan Manea, decano della Chiesa Ortodossa di Calabria. In questi giorni “Insieme per la Voce“ è impegnata a preparare la Pasqua ortodossa del 5 maggio prossimo. Ricordiamo, infine, che nella cittadina opera un’altra associazione di romeni, Euromania, da sei anni attiva in progetti culturali e di integrazione nelle scuole.