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A "CRISTO RE" CORSO DI FORMAZIONE SULL'IMPEGNO DEI CRISTIANI IN POLITICA
di Maria Scorpiniti
CARIATI - "Il cristiano e la politica: un legame indissolubile". Questo il tema del corso di formazione organizzato dalla parrocchia "Cristo Re" di Cariati, che prenderà il via il prossimo venerdì 18 febbraio, alle ore 18.00, nel salone parrocchiale. Un itinerario di sei incontri condotti da mons. Francesco Milito, Vicario Episcopale per la Cultura e l'Ecumenismo e docente presso la Facoltà Teologica Meridionale dell'Istituto "San Pio X" di Catanzaro, aventi lo scopo di far chiarezza sulla necessità dell'impegno dei laici in politica, un impegno definito dall'arcivescovo di Rossano - Cariati, mons. Santo Marcianò, "una forma di carità, un servizio e, non ultimo, una vera e propria vocazione, una chiamata di Dio della quale bisogna a Lui rendere conto". Ad introdurre gli argomenti delle serate sarà il parroco di Cristo Re, don Mosè Cariati, che rivolge un invito particolare ai laici impegnati e ai giovani, spesso confusi sull'argomento, affinché, guardando l'esempio di Giovanna d'Arco, ma anche di Giorgio La Pira, don Luigi Sturzo e tanti altri personaggi, possano vivere e agire nel segno degli ideali della giustizia sociale, della verità, del sacrificio e della libertà. "La Chiesa non si identifica con i partiti - ha dichiarato don Mosè - né crea professionisti della politica, ma ha il dovere di formare le coscienze e di educare alle virtù della giustizia e della verità, affinché i laici cattolici partecipino alla vita pubblica con senso di responsabilità, offrendo il loro contributo di cittadini coerenti con la fede professata, a servizio dei poveri e del bene comune".
Il ricco programma degli incontri, uno a settimana, svilupperà i vari aspetti della tematica, partendo dalle teorie di pensiero lungo il corso dei secoli fino all'epoca moderna, senza tralasciare il rapporto di apertura tra chiesa e società nell'Italia Unita; si parlerà, infine, di bene comune e di carità cristiana. I partecipanti saranno parte attiva del corso, attraverso il dibattito e l'approfondimento di alcune figure di personaggi distintisi per l'impegno cristiano in campo sociale e politico; a fine itinerario è prevista l'elaborazione di un documento di sintesi.
A CARIATI GRANDE PARTECIPAZIONE AL CORSO DI FORMAZIONE POLITICA
Dalle opinioni alla definizione di politica. Su questo argomento, e sul verbo “capire”, è stato incentrato il primo dei sei incontri programmati nell’ambito del Corso di formazione “Il cristiano e la politica: un legame indissolubile”, organizzato dalla parrocchia “Cristo Re” di Cariati, che si è rivelato un vero e proprio successo, vista la massiccia partecipazione di giovani e adulti, anche provenienti dai centri vicini. Un momento di confronto tra ciò che si pensa e ciò che, in realtà, è la politica nella sua accezione più nobile del termine, teso a fugare idee sbagliate e dubbi su una parola complessa e dal significato spesso equivoco. Ad introdurre l’incontro è toccato al parroco don Mosè Cariati, il quale ha precisato la finalità del corso, quella, cioè, di formare laici partecipi alla vita pubblica con senso di responsabilità, coerenti con la fede professata e impegnati a perseguire il bene comune. Subito dopo è iniziata la relazione di mons. Francesco Milito, Vicario Episcopale per la Cultura e l’Ecumenismo, docente presso la Facoltà Teologica Meridionale dell’Istituto “San Pio X” di Catanzaro. Mons. Milito è riuscito a catturare l’attenzione del pubblico utilizzando il metodo della conversazione interattiva, cioè partecipata. “La politica nasce dall’uomo ed ha come finalità l’uomo – ha precisato il docente – è l’arte di governare gli Stati, di amministrare la cosa pubblica, ed è, ancora, l’attività espletata nei confronti di determinati settori”. I figli di questo tipo di politica, dal relatore definita “madre”, sono tutti i cittadini che vivono in uno Stato e che si adoperano per il bene delle persone, senza distinzioni, mentre i “figliastri” si caratterizzano dalla ricerca dell’interesse personale, dalla faziosità e dalla presunzione: “La politica non è questo” – ha affermato don Milito, concludendo. Con la seconda lezione, venerdì scorso, il qualificato uditorio è stato portato ad approfondire il pensiero politico lungo i secoli: dall’antica Grecia, con le prime forme di governo della storia, fino all’organizzazione della Roma repubblicana e alla diffusione del Cristianesimo. L’excursus storico ha trattato brevemente anche il periodo delle persecuzioni, poi il modello politico proposto da Sant’Ambrogio e Sant’Agostino, fermandosi all’epoca del potere temporale del Papa e della lotta per le investiture.
Il prossimo appuntamento nel salone parrocchiale è per venerdì 4 marzo alle ore 18.00 sulle teorie politiche dell’età moderna. A seguire, l’11 marzo ci si confronterà su ”Chiesa e società nell’Italia Unita”, il 18 marzo su “La carità, virtù teologale per l’animazione secolare”; nell’ultimo incontro del 25 marzo si parlerà, infine, del concetto di bene comune.
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