Parrocchia Cristo Re - Diocesi Rossano Cariati


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LA DIOCESI CELEBRA A CRISTO RE LA GIORNATA PER LA VITA

Eventi > 2020

CARIATI - LA DIOCESI CELEBRA A CRISTO RE LA GIORNATA PER LA VITA
Festa, riflessione e testimonianza


CARIATI - “Aprite le porte alla vita”. Questo il titolo della 42 esima Giornata Nazionale per la Vita, celebrata dall’arcidiocesidi Rossano-Cariati nella parrocchia Cristo Re. Iniziata in mattinata nel cortile della chiesacon l’accoglienza degli ospiti da parte dei bambini delle tre comunità parrocchiali di Cariati, degli operatori pastorali e del parroco don George Viju, si è svolta in un clima di festa. Non sono mancati i momenti di riflessione sul valore della vitada parte del direttore dell'Ufficio Pastorale della Vita, don Vittorio Salvati, che ha curato la giornata. «La vita umana è dono di Dio, per questo è sacra e ha un valore enorme - ha affermato don Vittorio - va accolta anche quando si presenta con le sue fragilità;per questa Giornata - haaggiunto -non a caso abbiamo scelto Cariati, una comunità che si è sempre distinta per l’accoglienza».
Dopo la proiezione di un video a tema, è seguita lamessa presieduta dall’arcivescovo Giuseppe Satriano e concelebrata insieme adon Vittorio, don George, don Gino Esposito della cattedrale San Michele Arcangelo, don Agostino Stasi, don Rocco Grillodi Scala Coeli e dal diacono Alfredo Pennino.La funzione è stata introdotta dalla riflessione diNatale Bruno, presidente del Movimento per la Vita di Corigliano Rossano, sulla necessità di custodire e proteggere la vita, dal concepimento alla sua morte naturale, e sulla drammatica realtà di quanti nonvengono accolti da coloro che li hanno generati: nel mondo, ha detto, sono numerose le forme di aborto, abbandono, maltrattamento e abuso.

Anche monsignor Satriano, nell’omelia, ha sottolineato l’importanza del rispetto della vita, un dono inestimabile, ha detto, che va vissutoprendendosi cura dell’altro “non per quello che ci dà, ma per quello che è”.In riferimento alla lettera dei Vescoviper la Giornata, Satriano ha invitato i cristiani ad aprirsi alla vita e a guardare alle fragilità dell’altro con occhi diversi, “declinando la grammatica del noi e non quella dell’io”. A conclusione, la toccante testimonianza di una coppia, Giovanni Fortino e Rachele Filippelli, che ha fatto dell’accoglienza dei bambini con situazioni familiari difficili unavocazione. “Siamo una famiglia normale - hanno detto con emozione - i nostri progetti erano altri, ma il Signore ci ha fatto aprire all’accoglienza nei confronti di tanti bambini bisognosi del calore di una famiglia, cui riusciamo a restituire il sorriso”. In diocesi, si occupano dell’accompagnamento nell’affidamento temporaneo di minori. “Accogliere oggi nelle nostre famiglie un bimbo che non può avere futuro -hanno concluso Giovanni e Rachele-eviterà un dramma sociale domani”.


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