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CARIATI- DON ANGELO COMPIE 25 ANNI DI SACERDOZIO
(“Il Quotidiano del Sud” 20 giugno 2015) di Maria Scorpiniti
CARIATI - La comunità parrocchiale di Santa Maria delle Grazie si è stretta, nei giorni scorsi, attorno a don Angelo Bennardis in occasione del suo 25esimo anniversario di sacerdozio. Una ricorrenza solenne per la comunità della marina, anche per la presenza dell’arcivescovo di Rossano-Cariati, monsignor Giuseppe Satriano, del vicario generale don Antonio De Simone e dei confratelli don Mosè Cariati, don Angelo Pisani, don Rocco Scorpiniti, don Giuseppe Scigliano, don Pino Straface.
Il giovane e attivo sacerdote, originario della vicina Calopezzati, guida la parrocchia cariatese dal 2012; negli anni precedenti ha svolto il suo ministero, sempre a Cariati, come cappellano dell’ospedale “Cosentino” e viceparroco di “Cristo Re”. Nella “piccola casa di Maria”, come egli stesso ama definire la chiesetta seicentesca, ha riorganizzato le attività pastorali e ha dato impulso e nuova linfa alla festa dell’8 settembre dedicata alla Madonna delle Grazie, e a quella di Santa Rita, riprendendo una devozione popolare antichissima e radicata che, col tempo, era andata scemando. L’anno scorso, sotto la sua guida, la parrocchia è stata pure protagonista del gemellaggio civile e religioso con la città di Cascia.
Nel corso dei festeggiamenti, a cui hanno preso parte i familiari, il sindaco Filippo Sero, il maresciallo Nicodemo Leone e il comandante dei vigili Pietro De Luca, il dottor Vincenzo Madera, in rappresentanza del Consiglio Pastorale, ha ringraziato don Angelo per le sue capacità organizzative e relazionali, nonché per le tante innovazioni apportate nello spirito cristiano della condivisione di carismi e ministeri. Monsignor Satriano, dal canto suo, ha parlato del sacerdozio comune a tutti i battezzati e del servizio incondizionato a cui ogni presbitero è chiamato. Il festeggiato, alla fine, con grande emozione ha ringraziato il Signore per il suo ministero ordinato e la comunità di Santa Maria delle Grazie per averlo accolto, impegnandosi a proseguire, con l’umiltà di Maria, il cammino intrapreso.
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