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SUCCESSO A CARIATI PER “LIQUIRIZIA LE TUE RADICI”
Un film sull’integrazione e sulla pericolosità della SS106
di Maria Scorpiniti
Successo di pubblico e applausi per “Liquirizia le tue radici”, il film sul tema dell’immigrazione prodotto dall’Associazione “Ali Libere”, presieduta da Patrizia Uva e proiettato mercoledì scorso, 26 gennaio, nel Cinema Teatro di Cariati. Al progetto cinematografico hanno offerto il loro patrocinio l’Universitas Sancti Cyrilli, l’Ordo Byzantinus Sancti Sepulchri, la Regione Calabria – Assessorato alla Cultura, il Presidente del Consiglio Regionale, la Provincia di Cosenza, il Comune e dalla Pro Loco di Rossano.Presente in sala il piccolo protagonista Dine Sohaile, giunto appositamente dal Marocco con la sua famiglia. Accolto dal vicesindaco del Comune di Cariati Cataldo Perri e dal regista Renato Pagliuso, il ragazzo marocchino si è emozionato poiché, per la prima volta, ha visto il mediometraggio da lui girato. Perri, complimentandosi per le musiche, gli attori, il cast artistico e tecnico che hanno avuto la capacità di creare “vere pennellate d’autore sulla nostra identità”, ha elogiato la “splendida comunità del Marocco, sempre molto corretta e apprezzata nella nostra cittadina e nella terra di Calabria, una terra che riconosce nel fenomeno dell’emigrazione la sua identità e le sue radici”, invitando il pubblico a cogliere i messaggi di elevata importanza sociale che il film racchiude. La storia di Abdul, un vivace ragazzo marocchino, con la passione per la liquirizia, che si guadagna da vivere vendendo accendini ai semafori, oltre la problematica legata all’immigrazione, tocca i temi dell’integrazione, della disoccupazione e della pericolosità della SS106. Il film, pur essendo ambientato a Rossano e Cariati, può essere applicato a tutto il territorio calabrese ed essere oggetto di discussione anche nelle scuole.
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