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Eventi > 2008
BASTONE DEL PELLEGRINO A CARIATI
di Scorpiniti
CARIATI - Nel corso del suo viaggio attraverso l'Italia, il Bastone del Pellegrino ha fatto tappa anche a Cariati. Nel pomeriggio di venerdì 12 settembre 2008, giorno in cui la Chiesa fa memoria del Nome di Maria, è giunto presso la parrocchia Cristo Re dalla vicina Cirò Marina, accompagnato da don Antonio Mazzone. Ad attenderlo, la comunità di Cristo Re con il suo parroco, don Mosè Cariati. Dopo l'accoglienza festosa, si sono susseguiti momenti intensi di preghiera e di meditazione sul simbolismo biblico del “bastone”, un segno “povero” ma prezioso di significato: per gli israeliti, esso rappresentava l'arnese adoperato dai pastori per dirigere il gregge, ma anche lo strumento di salvezza usato da Mosè nel deserto, senso che rimanda al legno della croce di Gesù Cristo. “Il bastone - ha spiegato don Mosè - ricorda al cristiano la fatica dell'andare, il sostegno per rialzarsi dalle cadute e per riprendere, con più vigore, il cammino della vita; è, quindi, il simbolo di colui che cammina per le strade del mondo testimoniando Dio”. Con l'intento di portare,con il Bastone del Pellegrino, questo messaggio di speranza e di comunione umana, nonché di cittadinanza, un gruppo di camminatori da Pasqua hanno iniziato il loro viaggio per l'Italia, partendo dalla Comunità Villa S.Francesco di Facen di Pedavena; l'itinerario vedrà la sua conclusione a Natale prossimo, quando il “bastone” farà parte del museo dei sogni e della memoria di Feltre (BL), realizzato sempre da Villa San Francesco, i cui membri si ispirano al carisma del grande “camminatore” Charles De Faucault. Questa marcia, guidata da Aldo Bertelle, il direttore della comunità bellunese, e dall'ex arbitro Luigi Agnolin, è poi continuata alla volta di Verona, la prima delle 12 tappe di questo viaggio della solidarietà. "Dodici tappe - sottolinea Agnolin - 12 tribù diverse. Dai Senza Utile veronesi ai Ricercatori di Milano, ai Calunniati di Tortona, ai Giusti di Perugia, agli Essenziali di Grosseto, ai Memori di Roma, ai Coraggiosi di Napoli, ai Testimoni di Locri, ai Credibili di Bari, ai Sognatori di Spoleto, ai Contemplativi di Fonte Avellana, ai Rispettosi di Marzabotto. Dodici storie dove dolore, sofferenza, coraggio e speranza si incontrano e si mischiano fra di loro, trovando un punto di sintesi nei simboli che portiamo, il bastone e un grande vaso di ceramica contenente la terra di tutti e 198 gli Stati del Mondo". Il bastone è di legno di acacia di Nazareth, il vaso di ceramica racchiude in sé la terra di tutto il mondo, terra talora intrisa anche di sangue e di odio. Il 2 luglio scorso è stato benedetto dal Santo Padre, dopo aver sostato a Roma presso l'Altare della Patria e la Camera dei Deputati. I fedeli della comunità parrocchiale di Cristo Re hanno partecipato con raccoglimento alle varie celebrazioni che si sono susseguite dopo l'arrivo del Bastone del Pellegrino: la recita del Rosario, l'adorazione Eucaristica, la Santa Messa, la Veglia, la preghiera personale espressa in piccoli messaggi scritti ed affidati al Signore. Nel pomeriggio del 13 settembre don Mosè, con i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale, accompagnato dalla Polizia Municipale, ha portato il Bastone al comune di Calopezzati, consegnando il Testimone al parroco don Luigi Tallarico, per proseguire così il suo itinerario in terra calabra.
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