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San Cataldo in Germania

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San Cataldo fa “visita”agli emigrati cariatesi
IL SANTO DEI MIRACOLI IN TERRA TEDESCA

È andato a “trovare” i cariatesi emigrati in terra straniera, lo hanno “voluto” in Germania. Queste le espressioni più ricorrenti tra i cittadini di Cariati per commentare il viaggio di San Cataldo Vescovo, compatrono e protettore della Città, che il 17-18-19 giugno scorso, per iniziativa dell’arciprete della cattedrale don Renzo Bagarolo, del Comitato Festa e dell’associazione Club “Azzurri” di Fellbach, è stato accolto e festeggiato da centinaia di compaesani in terra tedesca. Un evento unico, coinvolgente, al quale hanno preso parte anche il gruppo folkloristico locale, il vicesindaco e assessore all’emigrazione Cataldo Perri , l’assessore al turismo Rita Cosenza e il consigliere provinciale Leonardo Trento. Il “Santo dei Miracoli” rappresenta, per tutti gli emigrati, l’amico invocato nei momenti difficili, ricordato da sempre con nostalgia, quando si pensa alla bella terra d’origine, ricca di tradizioni e di valori che mai avrebbero voluto lasciare. Ed è proprio il dott.Perri a parlarci dell’emozione provata da tanti nostri concittadini davanti alla statua del Santo che rappresenta una religiosità forte e radicata nel popolo cariatese. L’Assessore, che ha portato anche il saluto del nuovo sindaco Filippo Sero, dichiara infatti: “Non potremo mai dimenticare le lacrime di gioia al cospetto della statua solenne e serena, icona religiosa e simbolo per eccellenza dell’identità cariatese e gli sguardi ricchi di gratitudine dei nostri concittadini. La processione, poi - continua il vicesindaco - ha suggellato definitivamente la completa integrazione dei nostri emigranti, non solo forza lavoro, cultura, inserimento nella vita amministrativa, ma anche espressione del proprio sentimento religioso condiviso e rispettato dagli amici tedeschi”. La festa si è svolta, infatti, secondo i canoni della tradizione religiosa popolare: l’omaggio all’arrivo della statua con i “fiori di San Cataldo” (gigli e rose), la presenza delle autorità locali, tra i quali i sindaci di Fellbach, Cristoph Palm, e di Waiblingen, Henski, del consigliere comunale Alfonso Fazio, cariatese, che ha ricoperto anche la carica di consigliere provinciale a Waiblingen, e poi la processione per le vie di Fellbach, alla quale hanno partecipato molti tedeschi che, con rispettosa curiosità, hanno toccato con mano la forza di una fede molto radicata. Naturalmente, non sono mancati i tradizionali “Maij“ votivi preparati con cura dalle donne, i bambini vestiti come il Vescovo, i fedeli cinti di corda ed i bellissimi canti dialettali. Anche se cambia lo sfondo, la sostanza resta: è questa, in fondo, l’inculturazione della fede, l’insegnamento che il santo navigatore è riuscito a trasmettere ad italiani e tedeschi. Le celebrazioni religiose si sono svolte nella parrocchia di St.Johannes, presiedute dal parroco Heinz Zipfel e sono state preparate dal Consiglio Pastorale. Thomas Kaiser, uno dei referenti pastorali che, con l’intero Consiglio e con il sindaco Palm, nel maggio 2002 è stato ospite della nostra cittadina per uno scambio culturale e, per l’occasione, ha preso parte ai festeggiamenti in onore di San Cataldo, a margine dell’evento afferma: ”Con la statua di San Cataldo è arrivata l’anima dei cariatesi. Oggi viviamo in una società tedesca che ha cacciato via la venerazione pubblica dei santi e, per la presenza di altre chiese cristiane, è concentrata su Gesù Cristo, come contenuto unico della fede; bisogna, però, sottolineare che l’espressione della fede secondo le proprie tradizioni culturali è un diritto nella chiesa cattolica per ognuno, dovunque si trovi nel mondo”.
Nel corso delle giornate, vi sono stati degli incontri ufficiali tra la delegazione comunale di Cariati e quelle tedesche in cui è stato stipulato un accordo di programma per favorire lo scambio culturale tra studenti tedeschi e italiani e per iniziative di ospitalità dei pensionati.
(
MARIA SCORPINITI)



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