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NON TACERE LE VIOLENZE SULLE DONNE
(Fonte IL CROTONESE 29-11.12) di Maria Scorpiniti
Una donna su tre è vittima di violenza. Per riflettere su questo dato allarmante e incoraggiare le donne vittime di soprusi di vario genere a non tacere, la parrocchia Cristo Re, in collaborazione con la sezione locale del Centro Italiano Femminile presieduto da Carmela Sciarrotta, ha organizzato un’interessante iniziativa prendendo spunto dalla Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Nella mattinata di domenica 18 novembre scorso tutte le aderenti all’associazione si sono ritrovate in chiesa con i fedeli per prendere parte alla Santa Messa celebrata dal parroco don Mosè Cariati, che è anche il padre spirituale del Cif. Prima della funzione, è stato proiettato un cortometraggio sul tema, con immagini che hanno dato l’idea della complessità e della crudeltà del fenomeno. “Le statistiche parlano di circa 100 donne che in Italia, nei primi 10 mesi dell’anno, sono state vittime di maltrattamenti da parte dell’uomo – ha detto la presidente Carmela Sciarrotta nel corso della celebrazione – e questo tipo di violenza allontana la società civile dall’uguaglianza di genere e ne ostacola il progresso”, ricordando anche il ruolo fondamentale della società civile, chiamata a creare spazi sicuri, in cui le donne possano vivere serenamente, diffondendo la cultura del rispetto per cercare di eliminare ogni forma di soprusi. “Esiste anche una violenza psicologica - ha affermato ancora la dottoressa Sciarrotta - consumata quasi sempre in seno alla famiglia, per mano di mariti, compagni, genitori o fratelli. Questo stato di cose accomuna tutte le regioni italiane e solo un’incisiva opera di sensibilizzazione, che scaturisca dalle istituzioni, dalle famiglie e dai luoghi di aggregazione, sarà in grado di sanare questa piaga”. Infine, don Mosè Cariati ha richiamato i presenti al rispetto per la vita, dalla nascita alla morte, ricordando poi il ruolo fondamentale della donna nella storia della salvezza e nel progetto di Dio, un compito privilegiato che la vede, come scrisse Giovanni Paolo II nella Mulieris Dignitatem, “custode dell’uomo”. La Giornata si è chiusa con una preghiera composta da una studentessa della scuola media di Cariati.
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