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Beatificazione Don Vitetti
CARIATI: 21 ANNI FA TORNAVA ALLA CASA DEL PADRE IL SERVO DI DIO DON VITETTI
di Maria Scorpiniti
CARIATI - Come oggi, 24 febbraio, il Servo di Dio don Alessandro Vitetti, sacerdote e maestro di anime, ritornava alla Casa del Padre. La sua morte in odore di santità, avvenuta 21 anni fa dopo una lunga malattia, ha segnato l’avvio della fase diocesana della Causa di Beatificazione e Canonizzazione, avvenuta ufficialmente il 24 febbraio 2008 nella cattedrale San Michele Arcangelo di Cariati, e conclusa esattamente dopo tre anni con il sigillo dei plichi contenenti tutte le testimonianze e l’invio a Roma, dove ora sta proseguendo in sede vaticana.
Don Vitetti era nato a Cirò il 12 Ottobre 1915 e compì gli studi filosofici e teologici nel Seminario Pontificio “San Pio X” di Catanzaro. Ordinato presbitero il 16 Giugno 1940, coprì sempre incarichi di grande responsabilità. Fu Vice Rettore e Direttore spirituale del Seminario Vescovile di Cariati; negli anni successivi, il vescovo Eugenio Raffaele Faggiano gli affidò l’incarico di Cancelliere della Curia Vescovile, che svolse per circa un decennio e, in seguito, fu nominato Canonico teologo delCapitoloDiocesano. Successivamente divenne Direttore dell’Ufficio Amministrativo della Diocesi e, negli anni di episcopato di Mons. Orazio Semeraro, ebbe una intensa attività pastorale. Fu accompagnatore del Vescovo durante i lavori assembleari del Concilio Vaticano II e svolse una lunga attività di predicazione in tanti convegni diocesani e corsi di esercizi spirituali, divulgando i semi preziosi del Concilio. Venne nominato assistente Diocesano della Gioventù Femminile di Azione Cattolica e dei Laureati Cattolici. Fu anche Delegato Diocesano dell’Apostolato della Preghiera e per le Missioni. Dal 1969 al 1987 fu parroco della Cattedrale. Morì a Cariati il 24 febbraio del 1995. Don Vitetti, com’era chiamato da tutti, era un sacerdote in continuo movimento per raggiungere le tante anime che a lui si affidavano per le confessioni e la direzione spirituale; per questo zelo missionario, ispirato al modello di vita di San Francesco d’Assisi, derivato anche dalla sua adesione all’istituto secolare dei Missionari della Regalità fondato nel 1953 da P. Agostino Gemelli, è stato definito il “girovago di Dio”.
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