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Eventi > 2014
CARIATI SI PREPARA AD ESSERE GEMELLATA CON CASCIA
Domenica scorsa a Cristo Re le suore Agostiniane e la toccante testimonianza di Teresa Strangio
di Maria Scorpiniti
Un momento intenso di preparazione, in vista del gemellaggio tra Cariati e Cascia del 26 e 27 aprile prossimo. Domenica scorsa, nella chiesa di Cristo Re, si sono ritrovati moltissimi fedeli, provenienti anche dal territorio diocesano, per un incontro di conoscenza della vita di Santa Rita e di approfondimento del suo messaggio di perdono, animato dalle monache Agostiniane di Rossano. È dal 1958 che il Comune di Cascia sta promuovendo l’iniziativa di gemellarsi con quei comuni nel cui territorio è presente una particolare devozione a S. Rita. Un evento presentato nei dettagli dal vicario generale della diocesi di Rossano-Cariati don Antonio De Simone e da don Angelo Bennardis, parroco di Santa Maria delle Grazie, dove da anni si coltiva la devozione verso la Santa “dei casi impossibili”. “È un momento storico per la nostra comunità che si prepara ad accogliere la delegazione che ci farà dono di una reliquia della Santa, ha precisato don Bennardis, insieme, poi, accenderemo la fiaccola della pace realizzata dallo scultore cariatese Alfonso Caniglia in legno d’ulivo, con i simboli dei due comuni gemellati, la stessa che porteremo in pellegrinaggio a Cascia il 22 maggio prossimo, festa di Santa Rita”. Sarà il giovane pilota cariatese Antonio Fuoco, dellaFerrari Driver Academya consegnare la fiaccola della pace al comune di Cascia. Don Angelo ha colto l’occasione per affermare la necessità di ripartire dalla vita contemplativa e dall’esempio di Rita: non a caso, ha detto ancora, l’arcivescovo Santo Marcianò, ora ordinario militare d’Italia, ha voluto in diocesi una presenza agostiniana. Dopo i saluti di madre Monica, superiora dell’Eremo di Lecceto (Siena), di suor Lucia della casa Madonna del Buon Consiglio di Rossano, di don Mosè Cariati, parroco di Cristo Re, si sono alternati dei filmati che hanno tracciato alcune pennellate della santità di Rita e del suo messaggio di perdono, che ha avuto il potere di travalicare, è stato detto, i confini del monastero dove è vissuta per quarant’anni dopo la morte del marito e dei figli. Un messaggio incarnato in modo mirabile da Teresa Strangio, di San Luca (Locride), insignita nel 2008 del riconoscimento Internazionale S. Rita. La signora Strangio, accompagnata dal parroco di San Luca don Pino Strangio e dal marito Giovanni, ha offerto ai presenti una toccante testimonianza cristiana, una fede che le ha dato la forza di perdonare pubblicamente gli assassini del figlio e del fratello, vittime nel 2007 della faida mafiosa di Duisburg (Germania), famosa come la strage di ferragosto. Anche a Cariati, Teresa ha ribadito con grande emozione quello che aveva “gridato” in quella triste occasione, e cioè di perdonare con il cuore “per costruire la città dell’amore”, non invocando mai la vendetta, ma, al contrario, spezzare con l’amore la catena di odio portatrice di morte. Intanto apprendiamo che anche l’amministrazione comunale si sta preparando ad accogliere la delegazione di Cascia, che sarà in municipio il 26 maggio prossimo. “È un momento di condivisione per la nostra comunità – ha dichiarato il sindaco Filippo Sero – che ci vedrà impegnati ad offrire tutti i servizi necessari per presentare la cittadina nella maniera più decorosa possibile, nonostante le difficoltà a tutti note. Santa Rita è la santa della riconciliazione, ha concluso il primo cittadino, il suo messaggio è un invito al dialogo, alla serenità e alla solidarietà per tutti e fra tutti, cittadini e istituzioni”.
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