GEMELLAGGIO CARIATI-FELLBACH

CARIATI – LE CHIESE DI CALABRIA E GERMANIA SI STRINGONO LA MANO
di Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud”19 novembre 2021
 
CARIATI – Un gemellaggio tra chiese per instaurare legami più stretti di amicizia tra i fedeli di Cariati e quelli di Fellbach, la cittadina tedesca dove risiedono moltissimi emigrati cariatesi e del territorio del Basso Jonio cosentino. A riannodare i fili di un altro gemellaggio, avviato anni fa e poi interrotto, e a gettare le basi per una nuova esperienza è stato Thomas Raiser, rappresentante del Consiglio pastorale di Fellbach e referente da sempre della comunità cattolica italiana, il quale nei giorni scorsi ha incontrato a Cariati il parroco di Cristo Re don George Viju e, successivamente, l’arcivescovo della diocesi di Rossano-Cariati, monsignor Maurizio Aloise.
Entrambi hanno accolto con entusiasmo l’idea di intraprendere quello che lo stesso Raiser ha definito un “gemellaggio dei cuori” tra la parrocchia cariatese, l’Unità Pastorale St.Johannes – Dreifaltigkeit – Christus König, guidata da don Amedeus Macha, e la Comunità Italiana Maria Regina di Fellbach, diretta da don Emmanuel Kambale Kalyta.
«Credo che il gemellaggio sia una cosa stupenda per la parrocchia, un segno di vicinanza concreta verso i nostri emigrati in Germania – ha affermato don George – ho sempre desiderato andare a visitare i tantissimi cariatesi che abitano in Germania e credo che ora i tempi siano maturi». Nel corso dell’incontro, Thomas Raiser ha anche lanciato l’idea di una visita a Cariati, da parte dei rappresentanti della chiesa tedesca, nel periodo maggio/giugno 2022.
Il gemellaggio, dopo questo primo contatto iniziale, nelle prossime settimane comincerà a strutturarsi con la costituzione di due Comitati ristretti (uno di Cristo Re e uno di Fellbach) che si ritroveranno in videoconferenza con i rispettivi parroci e inizieranno a lavorare su progetti che aiutino a mantenere vivi i legami nel tempo e, nel contempo, rafforzino l’appartenenza alla Chiesa universale.
L’iniziativa della chiesa locale si inserisce a pieno titolo anche nel cammino sinodale avviato il 17 ottobre scorso in Diocesi dall’arcivescovo Aloise, che ha come slogan “Comunione, partecipazione, missione”, da intendere in questo caso come vicinanza, scambio di esperienze e coinvolgimento attivo di tutta la comunità, per una chiesa che esce dal tempio e incontra l’uomo là dove egli vive.