Videokonferenz St. Johannes Fellbach, italienische Kath. Gemeinde Maria Regina Fellbach und Kirchengemeinde Cristo Re Cariati Samstag 19. Februar 2022 10 – 12 Uhr
Na wie geht’s so? Den Nachbarn diese Frage zu stellen, das ist kein Problem. Aber warum sich nicht mal mit Leuten aus einer lebendigen Pfarrgemeinde in Süditalien austauschen, zum Beispiel der Gemeinde Cristo Re (Christus König) in Cariati/ Kalabrien mit ihrem Pfarrer George Viju und 10 Aktiven, verbunden mit einer vorgestellten Prise salzhaltige Luft vom Ionischen Meer? Das wurde Wirklichkeit durch eine Videokonferenz-Brücke am Samstag 19. Februar. 11 Engagierte saßen im Oratorio-Saal in Cariati, 200 Meter vom ionischen Meer entfernt, vorbereitet durch drei Treffen, und 13 Leute sammelten sich voller Spannung im Franziskusheim in Fellbach und an den Bildschirmen zu Hause. Zwei Stunden gab es Gebet, Information über die Gemeinden hier und dort, Austausch über die aktuelle soziale Situation und natürlich persönliche Vorstellung und Begegnung. Der aus Indien stammende Seelsorger Don George ist seit zwei Jahren in der Pfarrei Cristo Re in Cariati, die vor 41 Jahren errichtet wurde. Ein Vertreter der neokatechumenalen Gemeinschaft stellte die in Italien weit verbreitete religiöse Bewegung vor. Domenico Covello, 24jähriger Berufsfischer und stark engagiert in der Gemeinde erzählte von seiner Arbeit auf dem Meer. Maria Scorpiniti, Journalistin regionaler Tageszeitungen in Kalabrien berichtete über die Aufnahme von Bootsflüchtlingen an der Küste von Cariati und über Mängel in der allgemeinen gesundheitlichen Versorgung, die manche aus Deutschland zurückkehrenden RentnerInnen davon abhält, in Cariati zu bleiben, deshalb kämpft die Bevölkerung mit vielen Aktionen um die Wiedereröffnung des örtlichen Krankenhauses. In den Berichten des pastoralen Mitarbeiters Pasquale Marino und Suor Giovanna von den S. Gemma-Schwestern wird das starke Engagement der Gemeinde Cristo Re mit und für Kinder und Jugendliche erkennbar. Einen besonderen Akzent gab dem Treffen die Teilnahme von Giovanni Calabrò, lange Jahre Vorsitzender des Vereins Azzurri, der vor wenigen Monaten nach 40 Jahren Fellbach nach Cariati zurückgekehrt ist, von ihm nahmen Verwandte sowohl in Cariati als auch in Fellbach an der Konferenz teil. Mit Antonella Caruso, die vor 7 Jahren durch Heirat von Rommelshausen nach Cariati gezogen ist, war eine weitere Rückkehrerin beim Treffen dabei, nicht zuletzt als Übersetzerin. Assunta Scorpiniti, die die Beziehungen zwischen Cariati und Fellbach seit über 20 Jahren begleitet und häufig in Fellbach war, erzählte die Geschichte der Beziehung der St. Johannes-Gemeinde mit Cariati, die einen Höhepunkt 2002 mit dem Besuch einer großen Delegation der Fellbacher St. Johannes-Gemeinde in Cariati hatte und mit mehreren Besuchen von Priestern und Bischöfen aus Kalabrien fortgeführt wurde. Emanuel Gebauer, Claudia Demele und Thomas Raiser stellten die St. Johannes-Gemeinde mit den beiden Kirchen, den Kindergärten, der Sozialstation und verschiedenen Aktivitäten und Gottesdiensten vor. Dass Frauen und Männer aus der Gemeinde Wortgottesdienste leiten, ist für Italien noch sehr ungewohnt und neu, auch die Bedeutung der Ökumene in Fellbach wurde angesprochen. Massimo Filippelli, gewählter Pastoralratsvorsitzender der italienischen Gemeinde Maria Regina Fellbach stellte die entsprechenden Aktivitäten vor. Auf beiden Seiten gab es große Zufriedenheit, dass das Treffen zustande kam. Für die TeilnehmerInnen in Cariati haben sich die Erwartungen erfüllt, die Brücke zwischen den Kirchengemeinden zu erneuern. Claudia Demele blickt zurück auf das Treffen: „Was mich inhaltlich am meisten beeindruckt hat, war die doch teilweise etwas andere Sicht auf bestimmte Dinge, die man aus Deutschland so gar nicht hat. Vor allem das Werben um die Rückkehr der Rentner, war für mich auffallend und gleichzeitig verständlich. Auch der Begriff “Emigration der Gehirne” ist eine interessante Aussage für den eigentlich bekannten Trend, dass junge gut ausgebildete Menschen das Land oder zumindest den italienischen Süden verlassen.“ Es gingen von dieser Videokonferenz keine Beschlüsse aus, doch waren sich alle einig, dass eine persönliche Begegnung sehr wünschenswert wäre, sei es bei der im Frühsommer geplanten Fotoausstellung über Cariati im Stadtmuseum, bei der sich das Centro Italiano unter Francesco Santoro besonders engagiert, oder eben in Cariati, wo die Fellbacher deutschen und italienischen TeilnehmerInnen der Konferenz sicher mit offenen Armen empfangen werden. Möglicherweise wird es auch ein gemeinsames Gebet über Videokonferenz als Fortsetzung geben. (Thomas Raiser) |
VIDEOCONFERENZA ST. JOHANNES FELLBACH, PARROCCHIA CATTOLICA ITALIANA MARIA REGINA FELLBACH E PARROCCHIA CRISTO RE CARIATI SABATO 19 FEBBRAIO 2022 10:00 – 12:00
Come va? Porre ai vicini questa domanda non è un problema. Ma perché non scambiare idee con persone di una vivace parrocchia del sud Italia, ad esempio la parrocchia di Cristo Re a Cariati/ Calabria con il suo parroco Giorgio Viju e 10 membri attivi, uniti a un immaginario pizzico di aria salmastra del mar Ionio? Questo è diventato una realtà attraverso un ponte di videoconferenza sabato 19 febbraio. 11 persone devote si sono sedute nella Sala dell’Oratorio di Cariati, a 200 metri dal Mar Ionio, preparata da tre incontri, e 13 persone si sono radunate con entusiasmo nella Casa Francescana di Fellbach e davanti agli schermi di casa. Ci sono state due ore di preghiera, informazioni sulle congregazioni qua e là, uno scambio sulla situazione sociale attuale e, naturalmente, presentazioni e incontri personali. Il parroco indiano Don George è da due anni nella parrocchia di Cristo Re a Cariati, fondata 41 anni fa. Un rappresentante della comunità neocatecumenale ha presentato il movimento religioso diffuso in Italia. Domenico Covello, pescatore professionista di 24 anni e fortemente impegnato nella comunità, ha raccontato il suo lavoro in mare. Maria Scorpiniti, giornalista dei quotidiani regionali della Calabria, ha riferito dell’accoglienza dei migranti sulla costa cariatese e della mancanza di assistenza sanitaria generale che impedisce ad alcuni pensionati di ritorno dalla Germania di soggiornare a Cariati, motivo per cui la popolazione è in lotta con tante azioni la riapertura del locale ospedale. Nelle relazioni dell’operatore pastorale Pasquale Marino e Suor Giovanna delle suore S. Gemma, emerge il forte impegno della parrocchia di Cristo Re con e per i bambini e i giovani. Particolare momento dell’incontro è stata la partecipazione di Giovanni Calabrò, da molti anni Presidente dell’Associazione Azzurri, tornato a Cariati da pochi mesi dopo 40 anni a Fellbach, al quale hanno partecipato parenti sia a Cariati che a Fellbach. La conferenza. Antonella Caruso, trasferitasi da Rommelshausen a Cariati 7 anni fa per matrimonio, all’incontro era presente anche lei come rimpatriata, e traduttrice. Assunta Scorpiniti, che da oltre 20 anni segue il rapporto tra Cariati e Fellbach e che si trovava spesso a Fellbach, ha raccontato la storia del rapporto tra la parrocchia di St. Johannes e Cariati, culminato nel 2002 con la visita di una numerosa delegazione dalla Comunità St. Johannes di Fellbach a Cariati e proseguito con diverse visite di sacerdoti e vescovi calabresi. Emanuel Gebauer, Claudia Demele e Thomas Raiser hanno presentato alla parrocchia di St. Johannes le due chiese, gli asili nido, il centro sociale e varie attività e servizi. Il fatto che donne e uomini della Congregazione guidino le Liturgie della Parola è ancora molto insolito e nuovo per l’Italia, ed è stata affrontata anche l’importanza dell’ecumenismo a Fellbach. Massimo Filippelli, eletto presidente del consiglio pastorale della parrocchia italiana di Maria Regina Fellbach, ha presentato le attività in materia. Grande soddisfazione da entrambe le parti per l’avvenuto incontro. Per i partecipanti a Cariati si sono realizzate le aspettative di rinnovare il ponte tra le comunità ecclesiali. Claudia Demele ripercorre l’incontro: “Quello che mi ha colpito di più in termini di contenuti è stata la visione un po’ diversa di certe cose che non si ottengono affatto dalla Germania. Soprattutto la campagna per il ritorno dei pensionati è stata per me eclatante e allo stesso tempo comprensibile. Il termine “emigrazione di cervelli” è anche un’affermazione interessante per la nota tendenza di lasciare il Paese, o almeno il sud Italia, di giovani ben istruiti”.Nessuna decisione è stata presa da questa videoconferenza, ma tutti hanno convenuto che sarebbe molto auspicabile un incontro personale, sia esso in occasione della mostra fotografica su Cariati prevista per l’inizio dell’estate nel museo cittadino, in cui è particolarmente coinvolto il Centro Italiano diretto da Francesco Santoro, oppure a Cariati, dove i partecipanti al convegno tedesco e italiano di Fellbach saranno sicuramente accolti a braccia aperte. Potrebbe esserci anche una preghiera congiunta tramite videoconferenza come follow-up. (Thomas Raiser)
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